Un mio cliente mi ha chiesto di iniziare una campagna test con Google ADS e tra le domande poste vi era questa: “E’ necessario costruire una landing page?”. Vi sembrerà strano ma la risposta non è scontata per i seguenti motivi:
Scrivo dunque questi appunti non solo per il mio cliente che li leggerà con calma ma anche per chiunque voglia giovare di questi dati di esperienza.
Una landing page (dall’inglese “pagina di atterraggio” detta anche “pagina di destinazione”) è la pagina web a cui si giunge dopo aver cliccato un link contenuto ad esempio in un banner o un annuncio pubblicitario.
In senso stretto si tratta di una pagina web autonoma, creata appositamente ai fini di ottenere una conversione in una strategia di una campagna pubblicitaria o di digital marketing.
Le pagine di destinazione sono progettate con un unico obiettivo focalizzato: convertire in seguito ad una azione richiesta da un invito noto anche con il nome di Call to Action (CTA).
Esistono due tipologie di landing page:
La prima può essere raggiunta da un link esterno e da un link interno ad esempio una voce di menu di navigazione.
La comunicazione di una pagina di atterraggio in senso lato risponde comunque alla necessità di costruire un percorso di comunicazione del sito web che punti ad una conversione.
La pagina di atterraggio in senso stretto, della quale tratteremo ora in avanti, è molto importante ed utilizzata dai consulenti di web marketing come strumento del processo di conversione soprattutto nelle campagne pay per click.
In questo senso la landing page deve essere concisa (preferibilmente visibile above the fold) e contenere una call to action che porti ad una conversione, ad esempio un pulsante che (click-through) o la compilazione del form (lead generation vera e propria).
Le pagine di destinazione sono particolarmente utilizzate nelle campagne di pubblicità su internet come Google ADS.
In questo caso la pagina di destinazione va costruita avendo ben presente lo scopo di ottenere l’effetto positivo del Quality Score, il punteggio di qualità richiesto da Google ADS per poter posizionare meglio il proprio annuncio.
Le pagine di destinazione sono fondamentali anche per le campagne social. Più mirata e targetizzata è una campagna social, più è necessario avere una landing page ad hoc che rappresenti velocemente la soluzione di un problema specifico.
Lo strumento del retargeting permette creare annunci basati sul comportamento dei potenziali clienti (o dei clienti già acquisiti).
Anche in questo caso la landing page va confezionata ad hoc per offrire la migliore esperienza possibile al visitatore a cui si chiede una determinata azione (ad esempio comprare se non lo si è già fatto, ricomprare se lo si è già fatto in precedenza).
Negli ultimi anni le landing page sono molto utilizzate anche per specifiche tecniche di SEO, in particolare la generazione di contenuti automatici su un database di parole chiave. I contenuti del sito (di solito un sito satellite rispetto a quello istituzionale) sono spesso soltanto landing page con poche parole chiave (quelle estratte dal database) e una chiamata in azione (CTA).
Questo tipo di tecnica SEO mira a dotare il sito migliaia di pagine da far posizionare con più parole chiave possibili o frasi chiave soprattutto unite ai nomi delle città di una intera provincia o regione.
Una landing page efficace è fondamentale per convertire i visitatori in azioni desiderate, come l’iscrizione a una newsletter, il download di un ebook o l’acquisto di un prodotto. Ecco alcuni elementi essenziali di una landing page efficace:
Ogni landing page può avere scopi diversi, quindi è importante adattare questi elementi in base agli obiettivi specifici della pagina e al pubblico di destinazione.
La maggior parte delle landing page sono veri e propri strumenti creati sotto la supervisione del consulente web marketing e puntano alla lead generation.
Esistono tantissimi tipi diversi di landing page in rete ma pochi e circoscritti sono gli elementi fondamentali e necessari che non devono mai mancare in una pagina di destinazione efficace nel condurre i visitatori del sito ad effettuare una conversione che può ad esempio consistere nell’acquisto di un prodotto o servizio.
Creare una landing page efficace significa non far mancare questi elementi e aggiungerne altri (come ad esempio video esplicativi brevi o testimonianze) che possono essere utili nel caso concreto a seconda della strategia di web marketing che si voglia adottare.
Analizzando il comportamento di milioni di utenti si è giunti a delle regole di base che gli esperti di digital marketing seguono nella costruzione delle landing pages.
La home page di un sito web risulta essere poco utile ad una strategia di paid advertising in quanto contiene molto contenuto e soprattutto molti link (menu di navigazione, link dai blocchi di testo ecc.) che possono distrarre il visitatore dal capire e accettare l’invito a convertire.
Una scelta corretta in una campagna Ads è dunque quella di non puntare sulla generica home page ma creare una pagina di destinazione appositamente studiata per permettere in pochissimo tempo all’utente di percepire un messaggio chiaro, un invito con beneficio e richiedere un’azione il cui compimento comporterà una conversione.
Tuttavia notiamo come molti web marketing strategist a volte puntano i link delle campagne ADS verso home page o pagine interne che, in quanto tali non rientrano nella categoria di pagine di destinazione in senso stretto.
In questo caso lo scopo non è l’aumento di lead generation e del ROI, ma soprattutto di brand awareness offrendo al visitatore un percorso di navigazione e comunicazione più vario e personalizzato per fargli prima acquisire consapevolezza del brand, dei propri servizi e poi eventualmente chiedere una scelta e la relativa azione di conversione.
Sotto tre esempi di tre tipologie di landing page apparentemente completamente diverse ma che dimostrano in modo diverso la presenza degli elementi fondamentali.
Nella landing di Uber è evidente la presenza di elementi fondamenti: in una unica schermata above the fold è presente un chiaro messaggio che invita all’azione e prospetta un beneficio ed un form di iscrizione al servizio.
La landing di Moz è certamente più complessa:
La landing di Linkedin Marketing Solutions contiene:
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