Con Google Ads è possibile scegliere una determinata strategia di offerta per raggiungere determinati obiettivi aziendali e pubblicitari.
Nell’impostare una strategia di offerta è importante prendere in considerazione tre elementi fondamentali.
Per fare un esempio di quanto questi fattori siano importanti, non è possibile avere un budget di 1000 euro per vendere un oggetto al prezzo di 10 € e spendere per un click 100 €.
Come abbiamo più volte ripetuto in precedenti post, Google Ads lancia un’asta ogni volta che un utente cerca una parola chiave specifica e il nostro annuncio verrà visualizzato ogni qualvolta la keyword rientra tra quelle da noi scelte per la campagna.
Ogni volta che viene lanciata un’asta Google Ads decide quali annunci far visualizzare all’utente.
E’ l’offerta che ci fa entrare in questa asta. Se l’offerta non è adeguata non entreremo nell’asta e i nostri annunci non saranno mostrati.
E’ possibile usufruire di due tipi di offerta: manuale e automatizzata.
Con l’offerta manuale decidiamo di impostare le offerte in modo manuale e indipendente per livello di gruppi di annunci, per singole parole chiave o per posizionamento di annunci.
Questo sistema permette di offrire più soldi per i click che per noi valgono di più (perché ad esempio portano maggiori conversioni).
Con l’offerta automatizzata lasciamo decidere al software di Google Ads come aggiustare le offerte per ottenere il massimo rendimento.
Noi dobbiamo solo preoccuparci di impostare un budget quotidiano. Al resto ci pensa Google Ads.
E’ questa certamente una soluzione utile per chi inizia a familiarizzare con questo sistema di ADV firmato da Big G.
Una strategia di offerta per ogni obiettivo
Se decidiamo di fare una campagna Google Ads per costruire una maggior consapevolezza dell’azienda la strategia migliore potrebbe essere quella di concentrarsi sull’obiettivo di avere maggiori impressions possibili.
A questo proposito potremmo optare per modelli di costo specifici come il CPM, il vCPM o il CPV.
Se il nostro obiettivo è avere più visite al sito web l’offerta migliore può considerare il modello di costo CPC sia con offerta manuale che automatica.
L’obiettivo di vendere prodotti on line dovrebbe invece farci concentrare sulle conversioni e, a questo proposito, considerare un modello di costo del tipo CPA.
Prima di rendere operativa la nostra offerta possiamo utilizzare il simulatore di offerta, il pianificatore di parole chiave e le stime di offerta per la prima pagina.
E’ importante prima individuare quali parole chiave porta più click, da quali località, con quali tempi e dispositivi si stanno ottenendo buoni risultati.
Sulla base di questi dati il nostro consulente Ads modifica le tue offerte per ottenere il massimo rendimento.
Per fare un esempio se una parola chiave ha un CPC medio basso, ma ogni clic si converte bene, si provvedere ad aumentare l’offerta CPC massima al fine di migliorare la posizione media dell’annuncio per quella parola chiave.
Te la invieremo periodicamente per comunicazioni importanti e news sul mondo digitale. Potrai disiscriverti in ogni momento cliccando l'apposito link in calce alla newsletter.
Instagram introduce la possibilità per i creator di attivare le risposte nei canali broadcast, arricchendo…
Un passo avanti verso campagne pubblicitarie più efficaci grazie all'integrazione dei dati di prima parte.…
Cos'è un banner web e perché sono importanti Un banner web è un formato grafico…
Cos'è il web design Il web design cos'è? E' l'arte di combinare creatività, tecnologia e…
Quali sono gli elementi del design? Gli elementi fondamentali del design (io li chiamo "principi…
Perché Google ha scelto di nascondere i risultati? Google ha recentemente deciso di rendere meno…