Il budget Ads è l’investimento in danaro che si intende attraverso strumento Google per raggiungere diversi obiettivi di business tra i quali: aumentare la propria brand awareness, invitare utenti a visitare il proprio sito web o permette loro di fare azioni come acquistare prodotti on line.
Di per sé non è la soluzione a tutte le nostre pretese di vendita on line o di visibilità.
Spesso si commette l’errore di considerare Ads come la soluzione per vendere on line. Grave errore!. Così si rischia di rimanere scottati e non avere più fiducia di questo valido strumento.
E’ bene chiarire che Ads è solo uno strumento. Permette di mettere in contatto aziende con potenziali clienti. Nulla di più.
Come tutti gli strumenti può essere usato bene o male. Nel primo caso si hanno risultati. Nel secondo caso si rischia di buttare via soldi.
Se vuoi approfondisci qui cos’è Google Ads e come funziona.
Tra le priorità di un consulente Ads si annovera quella di tenere sempre chiari gli obiettivi che si vogliono perseguire con l’utilizzo di Ads e allineare il budget che il cliente spende proprio con gli obiettivi.
Come più volte scritto nei post precedenti gli obiettivi possono essere molteplici:
acquisire più click verso il sito, generare vendite on line, generare consapevolezza del proprio brand ecc.
Facciamo un esempio:
Il cliente ha una piccola impresa e vorrebbe iniziare a pubblicizzarsi mediante Ads.
Cosa consigliamo al cliente?
“Facciamo un test: inizia a spendere un euro al giorno e vediamo che succede? Se arrivano visite allora aumentiamo il budget.” Impostazione sbagliata sia sotto il profilo logico che metodologico: un investimento, anche di poche euro non lo si investe “alla cieca” e il consulente che permetterebbe una cosa del genere non sarebbe professionale. Inoltre è difficile che arrivino risultati.
“Spendi poco all’inizio ma dopo un paio di settimane dirotta un budget maggiore sulle aree che portano maggiori risultati”: Questa è una strategia giusta. Spendere poco (non certo un euro al giorno) permette di fare un test non costoso, ma soprattutto di valutare attraverso la lettura dei dati in quale area investire di più.
“Spendi molto all’inizio e dopo un paio di settimane diminuisci il budget nelle aree meno produttive”. E’ una strategia sbagliata in quanto troppo aggressiva e pericolosa in termini di dispersione di danaro.
La domanda giusta è “come calcolare il budget giornaliero?”. Il budget mensile che il cliente può investire in una campagna Ads va vista con riferimento ad ogni giorno di campagna. Terminato il budget giornaliero gli annunci non sono più visibili fino al giorno successivo.
E allora…
Se si è abituati a lavorare su budget mensili non serve altro che dividerlo per 30,4, cioè il numero medio di giorni al mese. Otterremo così il budget giornaliero.
Per esempio: se il cliente vuole investire 1450 euro al mese per la pubblicità, è sufficiente dividere questo importo per 30,4 e otteniamo un budget giornaliero di 48 euro.
Attenzione: potrebbe accadere che Ads in un certo giorno potrebbe produrre fino al 20% di clic in più di un giorno di budget specificato con relativo aggravio dello stesso. Si tratta di un fenomeno comunque circoscritto ai singoli giorni. Su base mensile, infatti, il budget totale utilizzato da Google è effettivamente quello a lui destinato (cioè il budget quotidiano moltiplicato 30.4).
Si può calcolare il budget quotidiano sulla base del costo medio in click.
Per fare un esempio concreto: scopriamo che il costo medio di un click è 10 centesimi, e il cliente desidera avere 500 click al giorno, impostiamo un budget di 50 euro.
Ads stesso potrebbe raccomandare di modificare il budget. Può accadere in corso di campagna che Ads consigli aumenti di budget in base ad alcuni specifici segnali come le prestazioni recenti della campagna, il budget della campagna corrente, l’elenco delle parole chiave e le impostazioni di targeting per campagne.
Si tratta semplicemente di raccomandazioni che il cliente può seguire o meno.
La regola generale dunque è iniziare con budget minimi e aumentare poi nel tempo investendo di più sulle aree che portano maggiori guadagni.
A seconda degli obiettivi che si vogliono raggiungere si possono avere diverse dinamiche di conversione:
Brand awareness: si intende far conoscere l’azienda e quello che fa. Far crescere la consapevolezza dell’azienda richiede senz’altro un budget maggiore rispetto alle conversioni che si possono realizzare e alla quantità di persone che è necessario raggiungere.
Incoraggiare a navigare il sito: è consigliato agire con budget medio grandi per fare entrare inizialmente più persone possibili nel sito web.
Incoraggiare le azioni: Incoraggiando l’utente a fare qualcosa si accorcia la catena acquisizione-conversione e si possono ottenere maggiori risultati con budget minore.
Te la invieremo periodicamente per comunicazioni importanti e news sul mondo digitale. Potrai disiscriverti in ogni momento cliccando l'apposito link in calce alla newsletter.
L'aggiornamento di novembre 2024 porta nuove sfide per i creatori di contenuti. Di seguito alcuni…
Dall'apprendimento delle lingue alla scrittura, l'intelligenza artificiale offre strumenti utili per migliorare l'efficacia dello studio…
Il mondo del marketing è in costante evoluzione, e con l'avvento della tecnologia digitale, il…
Passa a Bing e vinci fino a un milione di dollari! Microsoft lancia un’iniziativa per…
Google ha annunciato una svolta nella sicurezza informatica: l'intelligenza artificiale Big Sleep scopre un bug…
L'AI cambia il settore dello sviluppo software, delegando agli ingegneri compiti di revisione e innovazione.…