In chiave di content marketing o inbound marketing il contenuto di una pagina web assume un’importanza quasi decisiva in virtù degli obiettivi posti dalla SEO.
La qualità del contenuto gioca un ruolo importante anche dal punto di vista dell’esperienza utente e della conversione.
In questo articolo parliamo di uno degli elementi di un contenuto di una pagina web, il titolo.
Vedremo in particolare come crearne uno che possa essere valido a livello SEO e SEM.
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I siti web sono prodotti editoriali.
La migliore definizione di titolo (headline) che si possa dare in questo contesto, a mio parere, è quello propriamente utilizzata nel mondo del giornalismo.
Il titolo consiste in un breve testo che introduce un articolo e che incorpora in sé i contenuti essenziali di una notizia.
Ciò vale in generale per l’articolo di un giornale cartaceo che per ogni pagina di un sito web.
In una pagina web il titolo contiene la parola chiave principale o frase chiave principale del contenuto.
Generalmente i titoli si presentano con caratteri più grandi rispetto agli altri utilizzati all’interno del post o della pagina web.
Sia sul web che su una pubblicazione cartacea il titolo può essere seguito da un sottotitolo, da una descrizione breve e da keywords (ancora utilizzate nelle pubblicazioni scientifiche).
Specifici elementi ulteriori della pagina web sono poi le meta tag (title e meta description).
Il titolo di un contenuto è rilevante in tutti i settori del web marketing. Ad esempio:
Per il Search Engine Marketing (SEO) il titolo rappresenta uno dei fattori in page del posizionamento.
Una pagina web contiene normalmente due titoli che non per forza devono essere uguali:
Il tag <title> è un elemento HTML che specifica il titolo di una pagina web. E’ racchiuso tra le tag <head></head>.
<head> <title>Questo è il titolo</title> </head>
Questo titolo è idoneo ad essere trovato dai crawler di Google e a diventare parte integrante dello snippet di una pagina di risultato di ricerca.
Quando cerchiamo una parola chiave su Google, il motore di ricerca ci restituisce una pagina con 10 posizioni organiche sulle quali vengono visualizzati titoli, descrizioni e link.
Si può ben comprendere, quindi, che il titolo deve essere pensato prima di tutto per i visitatori: sono loro che dovranno fare “click” sul titolo dello snippet per entrare nel vostro sito web.
Deve poi essere pensato per i motori di ricerca che devono ben comprendere di cosa si parla.
Dopo aver postato un articolo sui social network, il titolo diventa la parte più importante del contenuto social.
Si consiglia di rispettare la lunghezza dei caratteri che Google e gli altri motori di ricerca riservano al titolo dello snippet.
Google visualizza in genere i primi 50-60 caratteri di un tag <title>.
Un titolo inutilmente lungo sarà tagliato nello snippet e risulterà incompleto e non totalmente comprensibile.
Io di solito utilizzo questo accorgimento: cerco di fare un titolo non più lungo di 60 caratteri e mettendoci dentro almeno 5 parole e non più di 12.
Per esempio il titolo dell’articolo che stai leggendo è “Titolo SEO: 12 consigli per creare un titolo efficace“. In questo caso il titolo è composto da 53 caratteri e 9 parole.
E’ necessario non cercare di imbrogliare: spesso pensando a Google si cerca di fare titoli complessi e poco attinenti col testo che hanno l’effetto contrario al posizionamento sperato.
Il titolo deve essere sufficientemente chiaro, conciso ma al contempo significativo di ciò di cui si tratta nella pagina.
Il titolo deve essere sufficientemente persuasivo. Poiché appare nello snippet dei motori di ricerca, l’elemento persuasivo potrebbe aiutare il click verso il tuo sito web.
Esempio titolo normale: Imparare il web marketing
Esempio titolo persuasivo: Vuoi veramente imparare il web marketing? Ecco come.
Inoltre è cattiva pratica SEO ripetere più volte nel titolo la parola chiave principale. Ma funziona! Direte voi… certo, a volte funziona bene ma la visibilità che porta il keyword stuffing non dura a lungo.
Nella costruzione del titolo è importante mettere all’inizio la parola chiave principale. A seguire le parole chiave secondarie. E’ bene, infatti, che l’utente capisca a prima occhiata di cosa si parla.
Utilizza il pipe: Il pipe “|” è un separatore che divide il title in due parti distinte anche agli occhi del motore di ricerca e potrebbe essere importante per dare una maggiore esperienza utente.
Spesso si fanno pagine diverse con titoli simili contenenti parole chiave ritenuti importanti.
La convinzione, piuttosto errata, è che ripetendo le stesse parole chiave in più pagine si migliora il posizionamento del sito.
Purtroppo non è così: si rischia soltanto di dar confusione ai visitatori e ai motori di ricerca. Pertanto se il tuo sito web ha cento pagine, ogni pagina deve avere un titolo diverso.
E’ bene mettere il brand nel titolo della pagina web? E’ una bella domanda. Google non lo sconsiglia. Io, personalmente valuterei caso per caso:
Quando possibile potrebbe essere utile creare un titolo con una domanda che incuriosisce il lettore a leggere il contenuto che costituisce la risposta.
indicare nel titolo i vantaggi che il visitatore potrebbe avere per es. acquistando un certo prodotto o servizio descritto nella pagina.
Sempre più spesso si usano le cifre nei titoli del tipo “10 modi per fare un titolo efficace per la SEO”.
Alcuni consigli sono forniti direttamente dalla guida di Google Search Console qui.
Il tag titolo HTML <h1> è una tag di intestazione e viene utilizzato per il titolo di una pagina o di un post.
Si tratta della prima intestazione visibile sulla pagina e corrisponde in genere al titolo visibile dell’articolo.
In una pagina web la tag h1 può essere seguita da altre intestazioni che saranno taggate come h2, h3, h4, h5 e h6.
Esse suddividono il testo del documento in parti più piccole.
Anche questo titolo ha una grande importanza per la SEO. In una pagina web può esserci una sola tag h1.
<h1>Questo è l'intestazione dell’articolo</h1>
Il tag title viene mostrato nella pagina dei risultati di ricerca come intestazione dello snippet.
Il tag h1 viene mostrato ai lettori dell’articolo o del post nella pagina web.
Il tag title è mostrato nel SERPS (pagine dei risultati del motore di ricerca). Viene utilizzato come intestazione principale dello snippet nei risultati della ricerca. Inoltre rappresenta un forte segnale per i crawlers su cosa tratta la pagina web.
Anche il tag h1 è un segnale per i motori di ricerca.
Esso aiuta a capire meglio di cosa parla il documento così come in misura inferiore le altre intestazioni h2…h6.
I tag heading rendono il testo in essi contenuto più grande rispetto al normale testo nella pagina.
Gli utenti capiscono subito che si tratta di testo importante e comprendono anche meglio il tipo di contenuti riportati sotto l’intestazione.
L’uso delle intestazioni è ben visto dai motori di ricerca perché migliora l’esperienza utente nella fruizione del contenuto della pagina web.
ll tag H1 potrebbe essere diverso o uguale al titolo <title> della pagina. Solitamente sono gli stessi e alcuni cms come WordPress sono impostati in modo che il titolo della pagina sia scritto tra i due tag <title> e <h1>.
Tuttavia molti SEO preferiscono fornire due titoli diversi:
– uno nella tag <title> per i risultati di ricerca
– uno nella tag <h1> visibile ai lettori e tra i plugin più utilizzati in WordPress per questo effetto è Yoast SEO.
Spesso la differenza consiste nell’usare la parola chiave principale nel tag <title> e una parola correlata (o di long tail) nel tag <h1>.
Questa non sempre è una soluzione corretta e il consulente SEO dovrà valutare caso per caso facendo riferimento allo scopo della pagina web.
Anche per le tag h1 si consiglia di usare testi brevi e descrittivi al contempo prevedendo un massimo di 60 caratteri.
Se si ha bisogno di specificare ulteriormente è possibile far seguire l’intestazione principale da una seconda intestazione h2 o meglio ancora, un paragrafo in grassetto.
Come fatto tempo fa, riportiamo sinteticamente i punti salienti rimandando il lettore alla fonte :
Spesso i SEO utilizzano landing page (pagine di atterraggio) per proporre all’utente che vi atterra un’azione che una volta compiuta genera una conversione.
Il titolo è senz’altro tra gli elementi più importanti di una landing page e della call to action in essa contenuta. Il Titolo e l’eventuale sottotitolo devono essere affascinanti, provocare persuasione.
Spesso il titolo viene posto in forma di domanda e risposta dando al visitatore la sensazione di aver trovato il posto giusto per risolvere il proprio problema.
Quando condividiamo un post sui social network, il titolo dell’articolo è la prima cosa, dopo l’immagine che appare nell’opengraph.
Dunque anche in questo caso bisogna porre attenzione a titoli efficaci i tuoi post lavorando sul copy.
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